Ricercatori dell’Università di CLEVELAND USA,”Case Western Reserve University School of Medicine, Cleveland Clinic and University Hospitals Cleveland Medical Center”, hanno evidenziato che la presenza espressa in quantità. In altri termini, nel caso di tumori vi è un aumento dei batteri e funghi, rispetto al tessuto non tumorale, ipotizzando così che alcuni batteri e funghi in una quantità sufficiente potrebbero giocare un ruolo nella genesi del tumore della lingua.

In passato una ricerca dimostrò che i batteri possono stimolare lo sviluppo del tumore dello stomaco, e una interazione funghi e batteri contribuiscono ad accelerare la virulenza del morbo di Crohn.

Così se si stabiliscono dei marcatori su determinati batteri e funghi, come pre test per il tumore della lingua si anticiperebbero le cure prima della sintomatologie e delle lesioni. Questo viene dichiarato dal  co-autore della ricerca Mahmoud A. Ghannoum, professore al Department of Dermatology al Case Western Reserve School of Medicine and University Hospitals Cleveland Medical Center.

Il tumore della lingua in percentuale dei casi è in aumento, generalmente si sviluppa nei due terzi anteriori della lingua ed è il secondo tumore maligno più diffuso.

Il HPV o Papillomavirus causa quasi il 90% dei tumori alla base della lingua, l’HPV è scarso nel cancro della lingua solo nel 2-3%. Purtroppo le cause non sono chiare, si pensa molto che le mutazioni genetiche e comportamentali (scarsa igiene orale,tabagismo, bere alcolici).

 

Nella scarsa igiene orale, vi sono diversi batteri chiamati (Batterioma Orale), e fungina Mycobioma. Quest’ulimo non è stato studiato a fondo quanto il primo nella genesi o presenza del cancro della lingua.

Nella ricerca di CLEVELAND, è stato estratto il DNA in 39 tumori in oggetto, il Firmicutes  che sono un “phylum di batteri gram positivi”, maggiormente presenti nei tessuti tumorali ( un 48%,su un 40%). Anche lo streptococco era prevalente. Quindi sia i batteri che i funghi sono abbondanti nei tessuti tumorali rispetto quelli non tumorali. Io aggiungerei solo un 10%, e senza lesione e sintomi potrebbero simulare una malattia opportunistica. Quindi, e parlo a titolo personale, un test con marcatori sensibili per funghi e batteri, potrebbe dare una aiuto in più, ma si potrebbe anche rischiare di intraprendere terapie invasive in tessuti non maligni. Se quello che è stato scoperto, come influenzano la crescita o forse la genesi del tumore queste colonie miste? “Sarà necessaria una seconda ricerca per capirlo, purtroppo quindi siamo ancora lontani, dal capire cosa si può fare per una diagnosi precoce.”

Rimane quindi necessario, appena si valuta una lesione linguale ,fare una accurata anamnesi, (non scordiamoci mai della genetica). Esami bioumorali, tamponi colturali e biopsia mirata con diagnosi citologica,e anche qui colturale. A seconda del risultato procedere con l’exeresi chirurgica, e la terapia.

Questa ricerca, intitolata “Bacteriome and mycobiome associations in oral tongue cancer” è stata pubblicata sull’Oncotarget journal del 19 Ottobre 2017.

Di Dr.Eugenio Ferrari- Gino

Medico Chirurgo di Medicina Generale- Specialista in Malattie Infettive